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Gadget e spese di rappresentanza: ecco perché sono così popolari

Gadget e spese di rappresentanza sono legati tra loro dal Decreto Ministeriale del 19 novembre 2008 e dall’articolo 108 comma 2 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi. In pratica questi due testi normativi stabiliscono cosa sono le spese di rappresentanza e il beneficio fiscale a cui sono soggetti: i gadget aziendali, infatti, sono deducibili a patto che rispondano a determinati requisiti.

Di cosa parliamo?

Le spese di rappresentanza sono considerate quelle che l’azienda sostiene per erogare gratuitamente un bene o un servizio per finalità promozionali e di pubbliche relazioni. Queste devono essere coerenti con l’obiettivo per il quale si effettuano tali spese, ovvero generare migliori profitti. I requisiti delle spese di rappresentanza, quindi, sono tre:

  • Il bene o servizio erogato deve essere gratuito;
  • l’omaggio deve essere finalizzato a promuovere il brand e a fare pubbliche relazioni;
  • serve a generare benefici economici per l’azienda.

I gadget promozionali non sono le sole merci incluse in questo discorso. Infatti una spesa di rappresentanza può essere una festa, un ricevimento, un evento, una ricorrenza, una mostra, un viaggio turistico per attività promozionali ecc….

Gadget e spese di rappresentanza: come funzionano gli incentivi

L’investimento in spese di rappresentanza è deducibile nell’anno in cui è sostenuto, secondo proporzioni definite in base ai ricavi. Infatti fino a 10 milioni di euro di ricavi l’importo massimo deducibile è dell’1,5%. La detraibilità dell’IVA, invece, riprende le normative degli anni precedenti sul Decreto IVA 633/72. Perché i gadget sono la spesa di rappresentanza per eccellenza? Perché il costo unitario del bene/servizio offerto non deve superare i cinquanta euro. Per cifre superiori la detrazione è in percentuale in base ai ricavi e, in ogni caso, non deve essere della stessa categoria merceologica dell’azienda che offre il bene/servizio promozionale gratuito.

 Il gadget risulta particolarmente popolare come strategia perché è conveniente ed efficace, e questo si verifica per qualsiasi tipologia di impresa, azienda o ditta individuale. La sua popolarità la si deve a tante motivazioni, tra cui:

  • convenienza;
  • versatilità;
  • efficacia.

I tre motivi per cui fanno tendenza

I gadget possono essere qualsiasi cosa, come una penna o un accendino. È il logo stampato sopra che fa sì che questo assuma valore per qualcuno e non l’oggetto in sé. Ovviamente qualità e design contano ma non quanto la strategia di branding o di marketing nella quale è inserito. Quindi la convenienza è un’opportunità ma per questo bisogna risparmiare troppo. Un gadget di qualità scadente, infatti, produce un effetto opposto sulla clientela, peggiorandone l’immagine. Infine si rivelano efficaci perché, culturalmente, le persone sono inclini a mostrare maggior predisposizione verso i brand che li omaggiano con premi e gadget.

Perché proprio i gadget?

Per questo sono lo strumento ideale per chi, dovendo scegliere come promuoversi con piccoli budget a disposizione, desidera optare per quello più efficace. Perché sono preferibili ad una campagna web? Non è detto che lo siano ma sicuramente hanno un costo minore. Se scelti con attenzione e cura dei dettagli possono essere inseriti in una strategia di promozione e ottenere i risultati sperati. Il gadget rende difficile quantificare il ritorno sull’investimento ma, al tempo stesso, è un oggetto destinato a restare in circolazione per lungo tempo, a differenza di altri metodi pubblicitari.

Gadget e spese di rappresentanza: perché funzionano?

Oltre alle questioni sociali che ne determinano l’efficacia vi sono anche altre motivazioni per cui i gadget si dimostrano utili a promuovere il proprio business. Si tratta di una soluzione che copre ciò che le parole o le immagini non possono spiegare e che si inseriscono nel rapporto tra brand e cliente come un jolly che facilita la conversione.

Il gadget può essere utilizzato, infatti, sia per attirare nuovi clienti che per premiare quelli fedeli e non è quasi mai un omaggio fine a sé stesso. Difatti ci sono alcuni brand che hanno fatto dei loro omaggi la propria fortuna. Un esempio sono le palestre più prestigiose che regalano deliziosi kit di benvenuto ai nuovi iscritti. Nelle zone dove sono collocate queste palestre i marciapiedi e le aree pedonali sono affollate di persone con lo stesso borsone a tracolla, creando un effetto visivo piuttosto lampante e che mostra a chi non è iscritto che lì, proprio in quella palestra, puoi anche tu avere un bel borsone firmato come tutte le persone che vedi attorno a te. L’efficacia del gadget, in questo caso, è assicurata al 100%. Bisogna quindi saperlo inserire nel contesto giusto, adottando il miglior oggetto possibile rispetto alla propria strategia di business. Considerando che si tratta di una spesa detraibile e deducibile e che il prezzo medio a pezzo è sempre piuttosto basso, si tratta sicuramente di uno dei migliori investimenti in pubblicità che un’azienda possa intraprendere.

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