Immobili ad uso investimento: un mercato che torna ai livelli pre-crisi
Immobili ad uso investimento: il mercato cresce e influisce su quello degli affitti. La notizia di oggi riguarda gli investimenti sul mercato immobiliare italiano, per i quali gli italiani hanno mostrato una tendenza piuttosto interessante. Stando ai dati raccolti dai vari istituti di studio di settore sembra infatti che gli italiani preferiscano investire sul mattone tra le varie opzioni.
Questo è quanto emerge dai dati analizzati sul mercato in materia di prezzo degli immobili, costo al metro quadro e prezzi di affitto. Sembra proprio che le persone preferiscano acquistare immobili ad uso investimento e che, complessivamente, questo sia stato favorito dai crolli degli interessi e dall’aumento della domanda di case e stanze in affitto.
Prezzi al ribasso e tassi favorevoli
Difatti solo a novembre di quest’anno il prezzo richiesto al metro quadro ha oscillato dai tremila euro (in Valle D’Aosta) ai mille al metro quadro (per la Calabria). Nello stesso mese, sempre a novembre 2019, il prezzo dell’affitto più elevato è stato raggiunto in Sardegna con €17,76 al mese al metro quadro.
I prezzi medi più bassi, invece, si sono raggiunti sempre in Calabria con soli 5 euro al metro quadro al mese. Questi sono solamente i valori medi nazionali annui, nei quali sono riportati gli importi massimi e minimi. Sul settore c’è molto di più da sapere e, in questo articolo, vedremo come mai gli italiani preferiscono investire sul mattone.
Sembra che durante il mese di novembre di quest’anno, gli immobili residenziali in vendita abbiano avuto un costo medio pari a €1927 al metro quadro. Questo ha comportato un aumento dello 0,05% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Il valore massimo medio si è verificato nell’ottobre 2014, quando il valore al metro quadro è stato pari a 2129 euro al metro quadro. Al contrario il prezzo medio più basso al metro quadro si è verificato ad aprile 2019, con 1922 euro.
Come si riflette sul mercato?
Se i prezzi degli immobili si abbassano questo comporta minori tempi di vendita degli stessi ma anche altre conseguenze. La compravendita di immobili, difatti, influisce direttamente sul mercato degli affitti. Questi ultimi sono diventati sempre più cari, a differenza delle case in vendita che “perdono” di valore. Si è quindi creata una grande domanda di affitto e una minor disponibilità di immobili. Questo significa che una minore offerta di case e stanze in affitto ha fatto salire il prezzo mensile che le persone sono disposte a pagare. Al tempo stesso gli italiani hanno acquistato più immobili ad uso investimento, proprio per l’affitto ma di tipo breve (case vacanza, pernotti occasionali ecc…). Basti considerare che nel 2019 gli acquisti ad uso investimento sono stati il 76% contro il 5% di quelli destinati a seconda casa.
Immobili ad uso investimento: la situazione pre-crisi
Le stime sul mercato immobiliare, quindi, sono tornate al periodo pre-crisi, stando a quanto riportano gli istituti di ricerca di settore. Questo significa che i prezzi più bassi e l’aumento di domanda di affitto hanno favorito l’investimento sul mattone e hanno dato respiro a chi ha deciso di acquistare casa. Non bisogna poi considerare che i tassi di interesse hanno subito una importante flessione e questo ha consentito a più nuclei familiari di poter sostenere le spese di mutui e finanziamenti.
Tra gli acquisti prediletti vince il trilocale, l’immobile ad oggi più ricercato sia per l’acquisto che per l’affitto. Una situazione che si verifica con maggiore incidenza nelle grandi città come Milano, ad esempio, dove la domanda di trilocali ha superato tutte le altre tipologie di appartamento. Cosa si prevede per il 2020? Se i tassi di interesse restano invariati si potrebbe risalire ad una crescita del valore degli immobili e a interessanti fluttuazioni dei prezzi degli affitti.